La redazione del Veleno del Popolo (X)
mercoledì, gennaio 16, 2008
VATICANO ALLA DERIVA
La rinuncia del Papa Benedetto XVI alla visita all’Università la Sapienza, prevista per il 17 Gennaio a Roma, è un grave segnale di come il Vaticano, e il suo massimo rappresentante, non sono in grado di rimanere al passo con l'odierno tessuto socio-politico Italiano e Mondiale. Con la revoca della visita, a causa delle molteplici contestazioni da parte di alcuni insegnanti, e collettivi universitari di sinistra, Ratzinger ha dimostrato l’incapacità di raffrontarsi con il panorama socio-ideologico dei nostri tempi: il suo predecessore Wojtyla non avrebbe mai rinunciato, accogliendo la sfida e dimostrando che il massimo rappresentante terreno di Cristo Re predilige sedere in mezzo a chi lo contesta e non tra coloro che già lo amano. Per quanto noi del Veleno del Popolo non amiamo i collettivi rossi poiché estremisti, ottusi e deleteri per la Nazione, riteniamo, in questo caso, che il semplice contestare sia sinonimo di altissima Democrazia e l’accettare contestazioni sia un atto di altissimo Liberalismo. Troviamo dunque fuori coro e faziosamente strumentali tutti i commenti dei politici che sembrano aver perso il lume della ragione e della politica. A nostro avviso, il Papa doveva comunque andare all’incontro fissato per il 17 tanto più che lo Stato Italiano aveva garantito per la sua personale sicurezza. La rinuncia, è dunque da interpretare come un atto di non adeguatezza al moderno dialogo da parte del Vaticano che, con tale atto, sembra solo cercare di screditare agli occhi di tutti i collettivi di sinistra e a fare da cassa di risonanza troviamo accodati tutti i maggior partiti politici Italiani. Questo ennesimo tentativo di rovinare la reputazione al vetusto e sorpassato pensiero politico Comunista, nella speranza di convincere i pochi “Rossi” rimasti in Italia ad abbandonare la propria ideologia, porta solo ad un maggior radicamento della stessa. Chi è veramente Rosso convinto lo diventerà sempre di più perché, attaccato, troverà una ragione per tenere in vita un pensiero ormai logoro e anacronistico che reputerà sua unica ancora di salvezza. Le soluzioni per il Futuro sono quelle di proporre modelli validi alternativi e non quello di criminalizzare ideali politici ormai morti e sepolti. Per quanto riguarda le sorti future Vaticane prevediamo che sul Trono di Pietro si siederà un Papa sposato, un ministro cacciato e criticato un tempo, ma poi riabilitato dalla Santa Sede pur di stare al passo coi tempi, ma questo sarà l’ultimo dei Papi.
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