mercoledì, aprile 04, 2007

ROMILIA, METRO', BUONSENSO: SIAMO ALLE SOLITE!

Già da diverso tempo assistiamo ad accesi contrasti tra la nostra Amministrazione locale (Comune, Provincia e Regione) e soggetti privati, su progetti fondamentali per lo sviluppo socio economico della nostra città e provincia: People mover, Metrotranvia o Metrò e Romilia; ma quale sono le ragioni di tali diverbi? In campo viabilità, e quindi riduzione dell’inquinamento e dei tempi di spostamento, l’Amministrazione Cofferati propone una soluzione nettamente inferiore a tecnologia e qualità del servizio rispetto al progetto presentato dall’Associazione il Metrò che Vorrei e palesemente più costosa per i contribuenti, perché pagata con i nostri soldi e non con quelli di un soggetto privato come Ferrovial, e di grande impatto ecologico ed architettonico. Sul tavolo invece dello sviluppo territoriale lo scontro si fa ancora più arduo tra un Cazzola disposto ad investire i propri soldi per la realizzazione del progetto Romilia e un'Amministrazione Provinciale che usa tutti i suoi mezzi pur di ostacolarlo. Noi cittadini, distanti dalle logiche capitalistiche, siano esse Rosse o Liberali, non possiamo che scuotere il capo innanzi alle irresponsabili scelte della nostra Amministrazione Comunale e Provinciale tese più a difendere i propri interessi più che quelli della città e dei suoi abitanti. Ed è così che troviamo un Assessore Zamboni che pur sapendo dell’inadeguatezza del People Mover fa di tutto per accelerarne l’attuazione, un Sindaco che mette paletti contro un giustissimo referendum popolare sulla realizzazione del Metrò o della Metrotranvia per paura di perdere, e infine assistiamo ai mille balzelli contro Cazzola posti da una Provincia che grida a gran voce che non si può costruire Romilia su quei terreni perché il progetto é incompatibile con il Piano di Sviluppo locale; certo, ci rendiamo conto che sarebbe meglio realizzarlo su terreni di ben altri proprietari, ma se il finanziatore ha quelli e il suo progetto porta un fortissimo sviluppo economico e sociale perché negargli il permesso? Vogliamo ricordare, a chi gentilmente ci legge, che il Progetto Romilia si svilupperebbe su di un’area di circa 300 ettari, fra Budrio e Medicina, e sulla sua superficie sorgerebbero: il nuovo stadio del Bologna; il centro tecnico, ovvero campi sportivi, ristorante e residence, la stazione ferroviaria, un centro commerciale, un´ampia zona residenziale, un campo da golf da 18 buche e tre parchi tematici. Uno dedicato al divertimento (con tema l´Europa), uno al fitness, uno all´auto. Ricordiamo inoltre che la costruzione di questa futuristica opera apporterebbe un forte sviluppo alle vie di comunicazione, un notevole incremento occupazionale (circa 3000 assunzioni) e creerebbe un nuovo polo residenziale. Quest’ultima voce, proprio la costruzione di villette e alloggi, è stato l’ultimo paletto inferto dalla Provincia, la quale si vede contraria a tale insediamento abitativo perché altamente speculativo da parte del costruttore. OIBO’... essere finanziatori di un’opera in grado di portare benessere anche ad un’altra moltitudine di soggetti, imprenditori e non, non significa che ci si deve rimettere, no? E poi vogliamo continuare sempre a non curarci dell’ambiente? Se esistono abitazioni in loco, chi lavora a Romilia potrà risiedere lì, evitando di andare avanti e indietro strainquinando? Per quanto riguarda l’impattante cementificazione sollevata da qualche Verde beh, basta imporre di recuperare il verde piano (terreni agricoli desertificati sprovvisti di alberi) attraverso un appropriato verde verticale (alberi siepi e spazi verdi) anche se viene spontaneo domandarsi: perché per i Verdi Romilia impatta ambientalmente, mentre l’ECOMOSTRO DEL PEOPLE MOVER No? BAH! Poi dicono a noi che siamo faziosi! Leggendo qua e la in rete abbiamo posto la nostra attenzione qui http://eddyburg.it/article/articleview/7833/0/41/ e vi riportiamo le perplessità di un noto urbanista: «I privati possono coprire i costi degli alloggi, dei parchi tematici, del centro commerciale, del campo da golf, dei centri fitness... Ma i 15 chilometri di strada aggiuntiva fino alla tangenziale e l’allungamento delle rotaie per far arrivare lì il treno chi li paga? E le fogne e gli allacciamenti idrici? Le istituzioni non hanno neanche i soldi per pagare il Passante nord, il Servizio ferroviario metropolitano (Sfm), il metrò. Se non ci sono risorse per finanziare le opere considerate indispensabili, perché spendere altrove?». Dopo aver letto queste affermazioni, prendendole per vere, ci viene da riallacciarci al progetto del Metrò che Vorrei, ed ecco che il Comune trova i soldi per allungare ferrovia e tangenziale perché non sborsa un solo cent per realizzare una modernissima metropolitana e così si ritrova con i soldini necessari per venire incontro al progetto Romilia senza dissanguare i Bolognesi, prendendo così magistralmente due piccioni con una fava. Dal punto di vista dei cittadini, quanto espresso, è semplice buon senso che un qualsiasi buon padre e madre di famiglia utilizzerebbero ma, come Veleno del Popolo, siamo tenuti a considerare tutto il Popolo quindi anche i soggetti imprenditori Rossi ed è così che ci auspichiamo, che per il benessere cittadino e provinciale, i due soggetti capitalistici (Rossi e Liberali) trovino un accordo economico soddisfacente per entrambi (certo, chi ha messo più farina mangerà però più torta.) Ci si accontenti dunque e ci si accordi non pensando solo egoisticamente a difendere gl’interessi della propria casta ma si antepongano prima, almeno in questi due casi di eccezionale rilevanza avvenieristica, (non stiamo decidendo di costruire una stupida pista ciclabile sui viali) gl’interessi del nostro territorio comune a tutti e gl’interessi dei nostri figli poiché tali opere serviranno loro. Sappia dunque l’attuale Amministrazione che una scelta sbagliata produrrà effetti devastanti sul futuro del nostro sviluppo e, inevitabilmente, tali scelte, ricadranno sulla testa degli attuali partiti politci di maggioranza, e i relativi rappresentanti tutti, ontandone l’immagine e la credibilità per lunghissimi decenni. Quando si decide sul lungo futuro di una popolazione, gli attriti tra colori politici, credi, religioni devono passare in secondo piano e gl’interessi economici devono accordarsi usando il buon senso, poiché il patrio suolo appartiene a tutti e un interesse temporaneo di pochi non può rovinare il futuro di tutti. Si accolli dunque irresponsabilmente tutto il peso di tale decisione l’attuale Amministrazione Pubblica, anche se noi continueremo a pensare che su certe decisioni deve regnare il coinvolgimento e la collaborazione di tutti, la concordia e il buon senso perché l’interesse nazionale, o cittadino, devono venire prima di ogni altra cosa.

Voci raccolte dal Popolo, scritte e commentate dalla:
Redazione del Veleno del Popolo (X)


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