domenica, settembre 30, 2007

CRACK COOP COSTRUTTORI IL PARTITO TACE!

Ci sembrava doveroso pubblicare le foto dei manifestanti coinvolti nel crack della Coop Costruttori che abbiamo immortalato davanti all’ingresso della Festa dell’Unità di Bologna il 15/09/2007, proprio nel giorno della conferenza di Fassino alla festa stessa. Perché abbiamo deciso di dare spazio a questi soci, o ex soci, coinvolti nel crack… semplice: per denunciare lo schifo di un partito che non si preoccupa di chi indirettamente coi propri soldi lo finanziava: non abbiamo udito una solo parola di Fassino nei riguardi di questi signori manifestanti, ne tanto meno (ci hanno riferito loro) nessuno del partito si é preoccupato di loro. -Mediteremo alle prossime elezioni chi votare- ci hanno riferito quest’infuriati soci o ex soci della Coop Costruzioni.


La Redazione del Veleno del Popolo (X)

martedì, settembre 11, 2007

V DAY... UNA MINACCIA PER IL SISTEMA?

Il giorno 8 Settembre si è svolto il tanto atteso V Day indetto da Beppe Grillo. Incuriositi dall’evento abbiamo deciso di essere presenti e vogliamo raccontarvi le nostre impressioni e quanto è stato ribadito durante la manifestazione. Impressionati dalla folla oceanica presente in P.zza Maggiore (era dai tempi di Amilcare e del 77 che non si vedeva una piazza così gremita) ci siamo soffermati ad ascoltare attentamente. Gli argomenti trattati da Grillo hanno toccato il marciume della politica, gli sprechi nella costruzione di opere architettoniche pubbliche, l’ecologia e il precariato, il tutto miscelato con l’intervento di ospiti e gruppi musicali, come gli Skiantos, che si sono esibiti con le loro celebri canzoni.
Analizziamo ora cosa ha trasmesso l’evento ai partecipanti.

MARCIUME DELLA POLITICA.
Come dare a torto a Grillo, e a i tanti intervenuti come Massimo Fini, Travaglio, etc: in Parlamento devono sedere solo persone rette e chi compie crimini nei confronti degli elettori deve andare in galera, su questo anche i sassi d’Italia sono d’accordo. Per quanto riguarda mandare a casa dopo 2 legislazioni i parlamentari non siamo concordi: se un onorevole si mette al servizio della Nazione, con anima e corpo, ottenendo indiscussi risultati per il bene di tutti, per quale ragione dovrebbe non riproporsi più al Popolo? Meglio sarebbe asserire che i politici, al compimento dei 60 anni, se ne devono andare in pensione come tutti gli altri lavoratori, abolendo lo stupido privilegio dei senatori a vita. Massimo Fini ha poi aggiunto, alle precedenti parole di Grillo, che dietro ad ogni partito c’è un’oligarchia che lo pilota per i propri interessi e che i mass-media vengono usati come strumento per distorcere la coscienza elettorale della massa. Come dargli torto… da che esiste l’Uomo sono sempre esistiti gl’interessi delle caste e sempre il solito Amilcare, a proposito dei media, asserì che il cinema era l’arma più potente. A questo punto però a noi Velenisti ci è sorto un dubbio… Dietro a Beppe quale oligarchia c’è? Non sarà la solita e vecchia oligarchia rossa che cerca di riciclarsi tanto che lo stesso Beppe vedendo sventolare una bandiera comunista ha intimato di abbassarla perché portava sfiga? Noi Velenisti dubitiamo fortemente che il buon Grillo sia un filantropo e quindi anche lui da quale mano pende? E perché? Su questo torneremo nelle conclusioni.

SPRECHI NELLA REALIZZAZIONE DI OPERE PUBBLICHE ED ECOLOGIA
Assieme all’architetto polacco Majowtecki, Grillo ha mostrato alcune foto di palazzi e ponti realizzati nelle varie nazioni denunciandone l’aspetto orripilante (a noi sembravano artisticamente molto belli) e la funzionalità (su questo non siamo documentati per ribadire.) Solo su due opere ci sentiamo in dovere d’intervenire la TAV e il ponte di Casalecchio. La TAV è secondo Grillo inutile perche l’80% dei trasporti ferroviari viene effettuato dagli utenti in tratti non superiori ai 50km e impatta ambientalmente. Noi asseriamo invece che la TAV non è stata pensata per gli spostamenti a breve percorrenza, ma per collegarci all’Europa in modo veloce e se impatta chi se ne frega: dobbiamo forse rimanere sempre l’ultima ruota del carro? Il ponte a Casalecchio è costato troppo ed è inutile dice lui… un nostro amico asserisce invece: “se i Casalecchiesi non si lamentano e alle urne torneranno a votare gli stessi amministratori rossi saranno problemi loro, no?” Ci sarebbe piaciuto che il Beppe, prima di mettere piede a Bologna, si fosse informato sul disastro ecoambientale e viario che stanno mettendo in atto i nostri amministratori e che poi avesse avuto il coraggio di denunciarlo, ma così non è stato. E’ vero che siamo stati in ferie, ma non ci siamo dimenticati ne’ della metropolitana farsa, ne’ del PGTU devastante di questa Giunta e sarebbe stato interessante ascoltare alcuni fatti interessanti, a tal proposito, da Daniele Corticelli, dell’Associazione il Metrò che Vorrei.

PRECARIATO E OFFESE A BIAGI
Che in Italia vi sia un’anomalia, anzi, UN CANCRO chiamato precariato è d’indiscussa certezza, ma che si arrivi ad offendere una vittima alla quale è stata negata la scorta dallo Stato è immorale. Facile offendere un uomo il cui nome è stato usato per una legge solo parzialmente redatta da lui. Se Biagi fosse vivo sarebbe il primo a rilevarne le anomalie che non consentono all’Italia di parificarsi a tutte le altre Nazioni del Mondo in cui esiste la Mobilità e non il precariato: negli altri Paesi, tra un lavoro e un altro, vi è continuità e non disoccupazione. Si vergognino dunque anche tutti coloro (politici) che si ostinano a difendere una legge chiamata Biagi, ma solo sulla carta, perché siamo certi che un uomo di così alte vedute umanistiche, oltre che economiche, non avrebbe mai dato il suo benestare ad un tale aborto legislativo in grado di mettere in ginocchio il Paese. Facciamola dunque finita di difendere una Legge reputata MARCIA dal Popolo e coerentemente andiamo a copiarne una funzionante da un altro Paese più civile (se proprio non siamo in grado di produrne una.) Ci si chiede inoltre perché in Italia deva esistere lavoro di serie A, B e C (industriali e professionisti, artigiani e negozianti, salariati dipendenti.) Se la nostra è una Nazione fondata sul lavoro perché non copiamo il funzionante sistema Americano e iniziamo ad abolire le vetuste caste lavorative: un unico sistema semplificato di pagare le tasse per tutti, tutti autonomi e basta. L’ultima esternazione di Grillo poi ci ha fatto sobbalzare: “il precariato esiste perché in Italia manca il lavoro.SE MANCA IL LAVORO PERCHE’ FACCIAMO ENTRARE GLI EXTRACOMUNITARI CON LA SCUSA CHE NON VOGLIAMO PIU’ LAVORARE NOI?

CONCLUSIONI
Per noi, Beppe Grillo é solo un prodotto ben studiato di marketing mediatico e davanti agl’ideatori, e ai curatori, ci togliamo tanto di cappello. Il Grillismo ci appare come un tentativo ben riuscito della politica di trovare nuovi linguaggi con cui comunicare ad un nuovo target di elettori. E’ certo che i tanti giovani, e non, presenti, sono rimasti incantati dal modo di fare politica di Grillo, un modus che essendo nuovo, perfettamente elaborato e ricamato addosso ai suoi ben studiati topolini da marketing,- calamita le folle. La politica attuale è fatta di compromessi ed è l’arte del parlare per addomesticare il Popolo e così gli elettori, si sono ormai accorti dell’inganno e prestano fiducia solo a chi ha la facoltà di creare in loro ancora l’illusione della genuinità, dell’amor per la Giustizia, e del Fare per il Popolo. Il prodotto commerciale Grillo ha dunque colto nel segno e, pur non identificando noi in lui una politica Sana, dobbiamo comunque congratularci per l’efficacissima operazione di marketing e comunicazione. Vogliamo comunque aprire gli occhi a chi ancora non è stato ingoiato dal vortice Grillo: le caste cari nostri Velenisti non si abbattono poiché si auto-adattano ai tempi (vedi il socialismo che rappresentava una minaccia e poi è divenuto una sicurezza per gl’industriali) e le rivoluzioni sono sempre pilotate. Per quanto riguarda la Politica, abbiamo già decretato la sua morte in nostri precedenti articoli e per il futuro ci aspetta, con fervida certezza, un repentino cambio di registro: dalla brutta situazione creata dalla politica se ne esce solo svoltando drasticamente pagina. Gli esperimenti come Grillo dimostrano che cambiando approccio con gli elettori li si riesce ancora a convincere, ma sapranno i nostri geriantopolitici adattarsi al nuovo linguaggio? Per quanto sarà efficace? Solo un 20% di consensi produce il governo di una Nazione; Grillo é dunque una minaccia per il vecchio sistema che si è già autodistrutto, o solo un tentativo di rincollarlo in una nuova forma? Ricordatevi cari Velenisti che vi sono due politiche: quella del dire e quella del fare… a quale appartiene Grillo? Se in Italia sorge un partito del fare cosa ne sarà del V Day? Gl’Italiani sono stanchi delle parole ciò che vogliono sono i fatti e ciò a cui ambiscono è ad una ricostruzione del Paese (meno parlamentari e che siano incensurati, residenti da almeno 10 anni nel luogo in cui vengono eletti, che non possano ricoprire più incarichi, riforma delle leggi che garantisca pene certe a chi compie reati, una magistratura snella ed efficace, riforma del fisco mediante snellimento burocratico e parificazione della contribuzione copiando il sistema Americano, più controlli sugli sprechi, l’evasione e su chi entra nel nostro Paese, maggior tutela dell’ambiente, costruzione d’infrastrutture utili etc.) Se il buon Beppe riece a fare tutto questo … ben venga. Nonostante le nostre critiche i Politici attuali si dovrebbero interrogare sul perché di P.zza Maggiore gremita e iniziare un processo di cambio di registro voluto dal Popolo. Su questa folla oceanica farebbero bene ad interrogarsi anche i Politici delle altre Nazioni perché lo scollamento tra Stato e Popolo non è solo un fenomeno circoscritto all’Italia e qualcuno, prima o poi, dovrà decretare il fallimento del vecchio sistema mondiale. La Verità cari Velenisti, ha emesso il suo primo vaggito nel Mondo!









La Redazione del Veleno del Popolo (X)