giovedì, novembre 22, 2007

BASTA CON I PENSIERI NEFASTI DEL '900

Nonostante il Muro di Berlino sia caduto nel 1989 e, assieme a lui la DITTATURA COMUNISTA, vi è in Italia, dopo quasi 20 anni, una vasta corrente politica che tiene ancora in piedi tale nefasto pensiero di regime come se nulla fosse storicamente accaduto. D'altronde noi tutti sappiamo che ai veri Comunisti servono almeno 20 anni prima di accorgersi che qualcosa va’ cambiato e così, odiernamente, essendo passati solo 18 anni, non ci resta che attendere altri 2 anni, nella speranza si accorgano che il loro pensiero politico è reputato ormai dai più degl’Italiani un passato nefasto e sanguinario da seppellire nei più profondi e bui sepolcri della Storia. Aspettiamo, aspettiamo pure che questi politicanti nostrani, attaccati ancora ai loro falsi valori ideologici, motivati ormai solo dai loro interessi economici di casta, ripuliscano le loro vesti dal tanto sangue e dalle infinite sofferenze che hanno sparso e intanto però continuiamo ad essere l’unico paese in cui non è ancora crollato il pensiero obsoleto e dittatoriale Comunista. Noi Popolo sdegnato ci domandiamo per ancora quanto tempo vedremo incensare i loro falsi dei immorali che vomitano blasfemie quotidiane sul nostro Sacro Tempio della Patria, calpestando ogni nostro Italico Valore. Per quanto tempo ancora la nostra vista sarà violentata da sozzi cartelli di propaganda come la ricorrenza della morte del Chè o il novantesimo anniversario della Rivoluzione Russa? Per quanto le nostre orecchie subiranno un fiume di menzogne per coprire un oceano di sangue sgorgato dalle vittime del Comunismo che gridano al Cielo VENDETTA! Per quanto ancora sarà calpestato il nostro Sacro e Santo diritto ad essere Italiani e non Comunisti? Quando questi nostri vaneggianti politici si accorgeranno che in Italia non vi è più nessuno che crede realmente in quel capitalismo deleterio sovietico, stragista e dittatoriale chiamato COMUNISMO? E’ una vergogna che in certe città come Bologna esistano strade intitolate a Lenin o che abbiano riferimenti ad un pensiero sovietico che andrebbe criminalizzato in tutto il Mondo perché sinonimo solo di sfruttamento del Popolo, miseria, fame e crimini efferati nei confronti dell’Umanità! Sconcertante poi che un certo politico chiamato Diliberto possa anche solo pensare di far entrare e dimorare la carogna imputridita di tale bestia sacrilega criminale e sanguinaria chiamata Lenin sul nostro Sacro suolo, dal momento che i sovietici non la vogliono più. Ci auguriamo che il processo di trasmutazione politica del Partito Democratico possa dare un nuovo volto ai tanti capitalisti Italiani legati per comodo da 60 lunghissimi anni all’immagine della falce e il martello e ci auguriamo vivamente che faccia in fretta: il Popolo è ormai stanco di ideologie fallimentari, tenute in piedi solo dal vile interesse che arreca grave danno al Paese attraverso una classe politica dirigente eticamente immorale e inadeguata a sorreggere il timone Italico odierno.
A distanza di 90 anni sarebbe ora di mettere al bando tutte le ideologie nefaste del ‘900, sarebbe necessario, categoricamente necessario, accomunarci tutti sotto un’unica Italica bandiera e rimboccarci tutti le maniche per rimettere in piedi il nostro amato Paese ormai esanime.




La Redazione del Veleno del Popolo (X)

C-DAY

Cari Velenisti, nonostante un po’ d’influenza e alcuni impegni eccoci a voi con il promesso Cihairottoicoglioni Day ed ecco la classifica dei commenti di voi nostri amati lettori:
i primi 3 posti tra i politici nazionali se li aggiudicano (TA DA… TA TA ta TAAAAAA :)
MASTELLA!
La BINDI!
E stupore dei stupori…
ROMANO PRODI si aggiudica solo il terzo posto (ma pur sempre al Sole.)
Politici locali:
COFFERATI.
ZAMBONI.
MONTEVENTI.
Altri personaggi:
Il CHE’ (ci avete scopiazzato ehhhh!)
CHAPLIN (nuovamente scopiazzato così dopo dicono che siamo faziosi.
Per evitare querele non pubblichiamo le motivazioni che ci avete scritto e precisiamo che la nostra classifica non è significativa a fini statistici perché il campione sondato non garantisce alcun risultato.Ringraziamo i tanti che hanno partecipato via mail al nostro C-DAY e vi salutiamo.

La Redazione del Veleno del Popolo (X)

mercoledì, ottobre 24, 2007

CIVIS: UNO SCANDALO DA 200 000 000 DI EURO!

Oltre al PEOPLE MOVER (precedentemente descritto in un ns articolo) a Bologna un secondo giurassico mezzo inutile di trasporto sta per invadere le nostre strade: il Civis. Questo rottame su gomma raggiunge una velocità media massima di 30 km orari (quando va fatta grassa) e se si pensa che una bicicletta raggiunge i 20 km orari di media, ci si domanda che senso ha questo mezzo di trasporto? Ben più grave è però quanto abbiamo letto qua e la in rete: sembra che il Civis non sia ancora omologato per transitare su strada e che Bologna sia l’unica prima città ad averlo adottato, dopo che alcune città francesi, a seguito di una prova, hanno rifiutato la fornitura reputando il mezzo non idoneo. Se non era idoneo per le città doltr’Alpe figuriamoci un po’ per una città dalle vie strette come la nostra. Per far circolare tale scassone su gomma si stima una forte perdita di posti auto e punti di fermata su tutto l’asse interessato, tanto che ai residenti del quartiere Porto sono stati garantiti dei posti auto all’interno del nuovo parcheggio dell’Ex Manifattura. Il costo di tale obbrobrio di trasporto è stimato intorno ai 200 000 000 di EURO di cui un 20% ne sborseremo noi con le nostre tasse, senza calcolare i vari costi extra, come i parcheggi ai residenti del quartiere Porto, sovvenzioni varie a chi si vedrà estirpare la sua edicola etc? Cari cittadini, erano ormai troppi anni che giravano intorno alla torta da spartirsi: primo fu Vitali (soprannominato dai cittadini Adolf) che propose il Civis su rotaia; poi arrivò Guazza e speravamo tutti che archiviasse il pietoso mezzo, ma così non fu… lo trasformò da su rotaie a su gomma e se si scendeva nel sottopasso cittadino, sormontato dalle famose Gocce, si poteva trovare anche un grazioso video interattivo del "comico" Vito che ti spiegava il Civis e, alla fine della presentazione, ti chiedeva di votare multimedialmente se eri favorevole o contrario (peccato che il contrario non funzionasse;) infine è arrivato il Coffè e qui niente più sondaggi: è l’ora di papparsi la torta. I lavori per il Civis, cari Velenisti, a San Lazzzaro sono già iniziati e le prime lamentele per la cattiva gestione dei cantieri, con relativo aumento dell’inquinamento, e per il futuro assetto viario non mancano, ma siamo certi che chi ha deciso di accollarci i 50 Civis rifiutati dai Francesi abbia il suo tornaconto e non rinuncerà di certo, a costo di paralizzare la circolazione viaria di Bologna e di far spendere inutilmente soldi allo Stato. Speriamo solo che tutte queste scelte sbagliate sulla mobilità ricadano sulla testa elettorale di chi le ha volute (Partito Democratico= DC+PC, Comunisti e Verdi) perché se si vogliono veramente migliorare le condizioni di trasporto bolognesi bisogna farlo attraverso un unico mezzo chiamato metropolitana sotterranea. (X) APPROFONDIMENTI CLICCA QUI

Voci raccolte dal Popolo, scritte e commentate dalla:
Redazione del Veleno del Popolo (X)

lunedì, ottobre 22, 2007

PEOPLE MOVER: UNA TASSA INUTILE DA 30 000 000 DI EURO!

Nonostante le tante giuste polemiche e attacchi da parte del Metrò che Vorrei, il progetto People Mover prosegue inesorabile il suo iter e l’assessore Zamboni, non curante degl’interessi dei cittadini, ma solo di quello di alcune caste, o allo sviluppo di un suo piano demagogico di mobilità cittadina, difende a spada tratta il suo costosissimo mezzo di trasporto. E sì, costosissimo non solo in termini di biglietto 7 euro (una vera rapina,) ma anche da un punto di contribuzione Comunale. Cari nostri Velenisti, se per caso il People Mover dovesse fare un flop, a causa del biglietto troppo alto o altri fattori, e quindi non coprisse le eventuali spese sostenute, otterrebbe un contributo di un MILIONE di euro ogni anno, per 30 anni, da parte di noi sudditi coglioni Bolognesi. Da alcuni calcoli stimati dal Metrò che Vorrei l’ipotesi di un flop non è poi così astratta: si stima che in pochi sarebbero disposti a sborsare 7 euro per raggiungere l’aeroporto e ad una famiglia converrebbe poi maggiormente un taxi. Cari Bolognesi, ci ritroveremo dunque ogni anno con una nuova tassa da pagare di un MILIONE di euro per 30 lunghissimi anni, il tutto per un servizio di trasporto inutile, ad altissimo impatto architettonico ed ecologico sul quale i nostri Verdi tacciono per comodo. Per chi non fosse informato, il People Mover è un trenino sopraelevato con pilastri di cemento che sostengono una monorotaia che congiunge la tratta Stazione, Lazzaretto, Aeroporto, per un totale di 5 chilometri costosissimi di acciaio e cemento. Il Metrò che Vorrei, che alla inefficace metrotranvia dell’attuale Giunta e al costosissimo progetto People Mover aveva proposto una valida alternativa di metropolitana sotterranea, completamente finanziata da un investitore Spagnolo, ha deciso d’indire una consultazione popolare in materia la prossima Primavera. Questo referendum non sarà purtroppo indetto dal Comune perché tale richiesta è stata bocciata dalla Commissione dei Garanti del Comune nonostante le numerosissime firme raccolte, e così, in forma privata, ma garantita da notai, l’Associazione Metrò chiamerà al voto solo o 4 quartieri cittadini. Daniele Corticelli, presidente dell’associazione, precisa che su di un tema così importante come la mobilità, non si possono escludere i diretti interessati (noi cittadini) e così, nonostante il Comune abbia respinto in modo illiberale un vero referendum, né l’associazione, né il suo Presidente si arrenderanno, chiamando comunque il Popolo Bolognese ad esprimere la propria opinione. Cari Velenisti, nell’attesa di passare questo freddo inverno, iniziamo a mettere da parte le poche monetine in più che ci restano per PAGARE UNA NUOVA TASSA DA 1 MILIONE DI EURO ALL’ANNO (X) 30 ANNI, FIRMATA PARTITO DEMOCRATICO E ZAMBONI, una tassa in nome della demagogia sulla viabilità e dei soliti interessi di casta.

La Redazione del Veleno del Popolo (X)

SIAMO UN BLOG PIRATA


Da oggi siamo un blog PIRATA: non intendiamo minimamente registrarci e pagare nessun bollo allo Stato e preferiamo offrire lo scafo della nostra nave al fuoco nemico e soccombere. Se questo Governo, che con il nuovo disegno di legge sui blog ha dimostrato atteggiamenti antidemocratici e antiliberali, deciderà di oscurarci perché non ci adeguiamo ad una legge capestro, ebbene, ogni ITALIANO sappia che siamo entrati in una forma pericolosa di dittatura. Chiunque si metterà in regola secondo la nuova legge dittatoriale, diventerà a tutti gli effetti organo di stampa e quindi sarà perseguibile per legge come tale, imbavagliando così l’unica libera forma d’informazione che i blog offrono. Certo, certo, se un blog non piace lo indicizzano male sui motori di ricerca così nessuno lo legge, anche questa è una forma di censura dittatoriale già utilizzata, ma probabilmente questo Governo non la reputa sufficiente. Orgogliosi di essere Pirati Italiani vogliamo festeggiare il nostro primo anno di attività issando sul pennone del nostro blog la bandiera pirata come segno di dissenso alla nuova legge e invitiamo chi ha ancora un po’ di buon senso ad imitarci. Signori e signore, il PD ha appena debuttato e se questi sono i frutti altro che costruzione di un'Italia nuova... grazie anche a Di Pietro e alla sua Italia dei suoi valori.
La Redazione del Veleno del Popolo (X)

martedì, ottobre 09, 2007

COFFERATI E GL’INGRANAGGI ROTTI DEL SISTEMA

Crash, collettivi, centri sociali occupati, tutte parole straodiate dalla maggioranza dei bolognesi tutti (rossi e non rossi.) E’ di oggi la polemica sollevata dal Sindaco Sergio Cofferati che in una nota riprende il Questore e il Prefetto per aver lasciato fare tutto quello che volevano (occupazione illegale sotto il naso inclusa) ai manifestanti del Crash Sabato scorso. Come dare torto a Cofferati: già da troppi anni a Bologna non comandano i Bolognesi, attraverso i propri eletti, ma una minoranza composta dai ragazzi dei collettivi rossi appoggiati dall’estrema Sinistra. Le regole esistono per tutti, ma non per questa fazione politica (PRC e Verdi) che può manifestare quando vuole senza autorizzazione e occupare impunemente uno stabile sotto gli occhi del Questore, violando la proprietà privata. Noi cittadini (comunisti inclusi) ci domandiamo perché a Bologna la Legge non conta più e se non esiste, lo Stato viene a mancare, quindi, viene spontaneo pensare che siamo in un regime dittatoriale dei collettivi o in un stato anarchico. Per quale ragione questi signori del Crash, e non Crash, si possono permettere di manifestare senza autorizzazione rompendo le palle ai veri COMUNISTI, quelli che il giorno dopo si devono alzare alle 7 :00, volenti o nolenti, per guadagnarsi la pagnotta e vedersene portare via anche una parte per spese extra di ordine pubblico, pulizia e sostegni economici indirizzati proprio a chi ha deciso di non far dormire chi è veramente un proletario lavoratore? Per quale ragione, a sentire il rappresentante del TPO, i Bolognesi dovrebbero trasferirsi sui colli se vogliono dormire? Non tutti hanno i soldi che ha lui per farlo e comunque vada lui e il suo ciarpame umano (il più neanche di Bologna) a vivere in mezzo ad un campo con i maiali e chissà che non impari le regole della civiltà da questi simpatici animali. Il Sindaco, come rappresentante eletto dalla maggioranza cittadina, e non dalla minoranza dei collettivi, questa volta ha pienamente ragione: le regole vanno fatte rispettare e chi deve farlo sono gli organi di Polizia e la Magistratura che deve cominciare a infliggere pene severe a certe minoranze dittatoriali e sovversive. Dove sta scritto che in Italia è un diritto avere un centro sociale? Cofferati sbaglia però nel voler aprire delle trattative con il Crash, o con qualsiasi altro nome, perché per avere le sovvenzioni come associazioni no profit esiste già una strada legale amministrativa comunale ben prestabilita e quindi, quelli dei collettivi si mettano in fila e rispettino le altre associazioni che attendono sovvenzioni e posti prima di loro. Basta con questo modo da terroni di occupare per scavalcare sempre tutto e tutti; è ora che Bologna torni ai Bolognesi e al rispetto delle regole com’era un tempo. No ai centri sociali illegali; no a chi manifesta senza autorizzazione; no a chi riduce la città ad una latrina. LA VERA ROVINA DEI CENTRI SOCIALI GIOVANILI SONO PROPRIO QUELLI CHE OGGI GRIDANO: “LIBERIAMO GLI SPAZI, RIPRENDIAMOCELI.“ CHE CAZZO DEVONO RIPRENDERE? A Bologna ci sono un’infinità di locali per i giovani e alcuni ci costano anche fior fiore di soldini a noi contribuenti. Se ai tanti di giù non vanno bene i locali esistenti, se ne tornino a pascolare le pecore al paesello e dopo un mese cambieranno idea sul non ci sono gli spazi per i giovani a Bologna! Questi cavolo di centri sociali occupati sono solo una sola per spillarci soldi: SVEGLIATEVI COGLIONI CHE ANDATE A MANIFESTARE CON LORO. Se avete un briciolo di testa sappiate che così manifestando rovinate l’immagine dei centri sociali veri, quelli proprio che dite che mancano: SIETE VOI, CON LE VOSTRE AZIONI, AD IMPEDIRE AI SANI CENTRI SOCIALI DI SORGERE, NON COFFERATI. Ribadiamo, e ribadiremo fino alla nausea, che, questa volta, il Sindaco ha ragione, e ha perfettamente ragione anche quando afferma che chi dovrebbe far rispettare le regole non fa’ il proprio lavoro (Prefettura, Questura, Magistratura.) In Italia, e non solo a Bologna, purtroppo gl’ingranaggi del Sistema si sono rotti e viene a mancare il collegamento tra leggi e il loro rispetto e così nella nostra città, le libertà di pochi (2-3000 centrosocialoidi) ledono la LIBERTA' della maggioranza (470 000 cittadini.)
Dal momento che è in pericolo l’entità dello Stato stesso (niente leggi, niente Stato) dovrebbe intervenire, a nostro avviso, l’organo presupposto a ripristinare l’Ordine nel Paese (Esercito) sempre che la politica non riesca a sanare tale pericoloso asincronismo istituzionale.

Voci di Popolo raccolte e commentate dalla:
Redazione del Veleno del Popolo (X)

lunedì, ottobre 08, 2007

IL CHE’: UN EROE RIVOLUZIONARIO, UN MITO?

In questi giorni si ricorda la morte di Chè Guevara. Inutile stare a dire chi era, perché, se abiti nella rossissima Bologna, fin già dall’asilo ti obbligano a cantare la sua canzoncina e t’inculcano il suo falso mito quindi saltiamo la biografia. Che dire di quest’uomo… era solo un rivoluzionariucolo come tanti, un mediocre rivoluzionario che dopo aver provocato in nome della sua causa laghi di sangue e atroci sofferenze al popolo è stato giustiziato. Il punto del nostro articoletto è però un altro: per quale ragione i Trogloitalici (i nuovi abitanti dell'ex Italia) si ostinano ad erigerlo a loro icona rivoluzionaria, scordandosi invece dei propri veri e grandi uomini che hanno cambiato l’Italia in nome del Popolo? Ci domandiamo inoltre: perché si ricorda così tanto ossessivamente, e senza motivo, st’omuncolo del Chè e non il nostro grande rivoluzionario EROE dei Due Mondi GIUSEPPE GARABALDI? Certo, certo, c’è anche un altro grande uomo che ha fatto una rivoluzione proletaria dopo Garibaldi, ma non si può parlare di ciò che ha fatto di giusto perché gl’Italiani sono un popolo immaturo (sempre che oggi si possa ancora parlare d’Italia e del suo popolo.) Sappiano comunque i Trogloitalici che a casa loro c’è chi ha fatto una rivoluzione senza convincere il Popolo attraverso i bagni di sangue Cheguevariani e che per un buon quindicennio il Popolo Italiano ha toccato con mano i benefici di una vera rivoluzione popolare di cui ancora oggi usufruisce. Il Ché, per noi pochi Italiani rimasti, è dunque da considerarsi un mito, un eroe della rivoluzione? No cari Velenisti… il Chè è solo una grossissima rottura di coglioni impostaci fin dalla più tenera età dal regime scolastico e basta! Ci chiediamo inoltre sgomenti da diversi decenni: possibile che i sinistroidi non si siano trovati un loro eroe rivoluzionario tra i tanto decantati partigiani? Cosa cazzo ci facevano, e fanno, cantare a scuola O BELLA CIAO, O BELLA CIAO, SE POI MANCO SANNO TROVARE UN EROE TRA LE LORO FILE, TANTO DA DOVERNE IMPORTARE UNO?
Bene cari Velenisti (pochi ma buoni) dopo il Vaffanculo Day di Grillo noi lanciamo il CIHAIROTTOICOGLIONI DAY: scriveteci i nomi dei miti che reputate falsi, dei personaggi che c'hanno imposto contro la nostra volontà o i nomi dei personaggi pubblici che odiate e noi l'8 NOVEMBRE li renderemo pubblici sul nostro blog.
RICORDATE: C-DAY come cihairottoicoglioni day.

La Redazione del Veleno del Popolo (X)

domenica, settembre 30, 2007

CRACK COOP COSTRUTTORI IL PARTITO TACE!

Ci sembrava doveroso pubblicare le foto dei manifestanti coinvolti nel crack della Coop Costruttori che abbiamo immortalato davanti all’ingresso della Festa dell’Unità di Bologna il 15/09/2007, proprio nel giorno della conferenza di Fassino alla festa stessa. Perché abbiamo deciso di dare spazio a questi soci, o ex soci, coinvolti nel crack… semplice: per denunciare lo schifo di un partito che non si preoccupa di chi indirettamente coi propri soldi lo finanziava: non abbiamo udito una solo parola di Fassino nei riguardi di questi signori manifestanti, ne tanto meno (ci hanno riferito loro) nessuno del partito si é preoccupato di loro. -Mediteremo alle prossime elezioni chi votare- ci hanno riferito quest’infuriati soci o ex soci della Coop Costruzioni.


La Redazione del Veleno del Popolo (X)

martedì, settembre 11, 2007

V DAY... UNA MINACCIA PER IL SISTEMA?

Il giorno 8 Settembre si è svolto il tanto atteso V Day indetto da Beppe Grillo. Incuriositi dall’evento abbiamo deciso di essere presenti e vogliamo raccontarvi le nostre impressioni e quanto è stato ribadito durante la manifestazione. Impressionati dalla folla oceanica presente in P.zza Maggiore (era dai tempi di Amilcare e del 77 che non si vedeva una piazza così gremita) ci siamo soffermati ad ascoltare attentamente. Gli argomenti trattati da Grillo hanno toccato il marciume della politica, gli sprechi nella costruzione di opere architettoniche pubbliche, l’ecologia e il precariato, il tutto miscelato con l’intervento di ospiti e gruppi musicali, come gli Skiantos, che si sono esibiti con le loro celebri canzoni.
Analizziamo ora cosa ha trasmesso l’evento ai partecipanti.

MARCIUME DELLA POLITICA.
Come dare a torto a Grillo, e a i tanti intervenuti come Massimo Fini, Travaglio, etc: in Parlamento devono sedere solo persone rette e chi compie crimini nei confronti degli elettori deve andare in galera, su questo anche i sassi d’Italia sono d’accordo. Per quanto riguarda mandare a casa dopo 2 legislazioni i parlamentari non siamo concordi: se un onorevole si mette al servizio della Nazione, con anima e corpo, ottenendo indiscussi risultati per il bene di tutti, per quale ragione dovrebbe non riproporsi più al Popolo? Meglio sarebbe asserire che i politici, al compimento dei 60 anni, se ne devono andare in pensione come tutti gli altri lavoratori, abolendo lo stupido privilegio dei senatori a vita. Massimo Fini ha poi aggiunto, alle precedenti parole di Grillo, che dietro ad ogni partito c’è un’oligarchia che lo pilota per i propri interessi e che i mass-media vengono usati come strumento per distorcere la coscienza elettorale della massa. Come dargli torto… da che esiste l’Uomo sono sempre esistiti gl’interessi delle caste e sempre il solito Amilcare, a proposito dei media, asserì che il cinema era l’arma più potente. A questo punto però a noi Velenisti ci è sorto un dubbio… Dietro a Beppe quale oligarchia c’è? Non sarà la solita e vecchia oligarchia rossa che cerca di riciclarsi tanto che lo stesso Beppe vedendo sventolare una bandiera comunista ha intimato di abbassarla perché portava sfiga? Noi Velenisti dubitiamo fortemente che il buon Grillo sia un filantropo e quindi anche lui da quale mano pende? E perché? Su questo torneremo nelle conclusioni.

SPRECHI NELLA REALIZZAZIONE DI OPERE PUBBLICHE ED ECOLOGIA
Assieme all’architetto polacco Majowtecki, Grillo ha mostrato alcune foto di palazzi e ponti realizzati nelle varie nazioni denunciandone l’aspetto orripilante (a noi sembravano artisticamente molto belli) e la funzionalità (su questo non siamo documentati per ribadire.) Solo su due opere ci sentiamo in dovere d’intervenire la TAV e il ponte di Casalecchio. La TAV è secondo Grillo inutile perche l’80% dei trasporti ferroviari viene effettuato dagli utenti in tratti non superiori ai 50km e impatta ambientalmente. Noi asseriamo invece che la TAV non è stata pensata per gli spostamenti a breve percorrenza, ma per collegarci all’Europa in modo veloce e se impatta chi se ne frega: dobbiamo forse rimanere sempre l’ultima ruota del carro? Il ponte a Casalecchio è costato troppo ed è inutile dice lui… un nostro amico asserisce invece: “se i Casalecchiesi non si lamentano e alle urne torneranno a votare gli stessi amministratori rossi saranno problemi loro, no?” Ci sarebbe piaciuto che il Beppe, prima di mettere piede a Bologna, si fosse informato sul disastro ecoambientale e viario che stanno mettendo in atto i nostri amministratori e che poi avesse avuto il coraggio di denunciarlo, ma così non è stato. E’ vero che siamo stati in ferie, ma non ci siamo dimenticati ne’ della metropolitana farsa, ne’ del PGTU devastante di questa Giunta e sarebbe stato interessante ascoltare alcuni fatti interessanti, a tal proposito, da Daniele Corticelli, dell’Associazione il Metrò che Vorrei.

PRECARIATO E OFFESE A BIAGI
Che in Italia vi sia un’anomalia, anzi, UN CANCRO chiamato precariato è d’indiscussa certezza, ma che si arrivi ad offendere una vittima alla quale è stata negata la scorta dallo Stato è immorale. Facile offendere un uomo il cui nome è stato usato per una legge solo parzialmente redatta da lui. Se Biagi fosse vivo sarebbe il primo a rilevarne le anomalie che non consentono all’Italia di parificarsi a tutte le altre Nazioni del Mondo in cui esiste la Mobilità e non il precariato: negli altri Paesi, tra un lavoro e un altro, vi è continuità e non disoccupazione. Si vergognino dunque anche tutti coloro (politici) che si ostinano a difendere una legge chiamata Biagi, ma solo sulla carta, perché siamo certi che un uomo di così alte vedute umanistiche, oltre che economiche, non avrebbe mai dato il suo benestare ad un tale aborto legislativo in grado di mettere in ginocchio il Paese. Facciamola dunque finita di difendere una Legge reputata MARCIA dal Popolo e coerentemente andiamo a copiarne una funzionante da un altro Paese più civile (se proprio non siamo in grado di produrne una.) Ci si chiede inoltre perché in Italia deva esistere lavoro di serie A, B e C (industriali e professionisti, artigiani e negozianti, salariati dipendenti.) Se la nostra è una Nazione fondata sul lavoro perché non copiamo il funzionante sistema Americano e iniziamo ad abolire le vetuste caste lavorative: un unico sistema semplificato di pagare le tasse per tutti, tutti autonomi e basta. L’ultima esternazione di Grillo poi ci ha fatto sobbalzare: “il precariato esiste perché in Italia manca il lavoro.SE MANCA IL LAVORO PERCHE’ FACCIAMO ENTRARE GLI EXTRACOMUNITARI CON LA SCUSA CHE NON VOGLIAMO PIU’ LAVORARE NOI?

CONCLUSIONI
Per noi, Beppe Grillo é solo un prodotto ben studiato di marketing mediatico e davanti agl’ideatori, e ai curatori, ci togliamo tanto di cappello. Il Grillismo ci appare come un tentativo ben riuscito della politica di trovare nuovi linguaggi con cui comunicare ad un nuovo target di elettori. E’ certo che i tanti giovani, e non, presenti, sono rimasti incantati dal modo di fare politica di Grillo, un modus che essendo nuovo, perfettamente elaborato e ricamato addosso ai suoi ben studiati topolini da marketing,- calamita le folle. La politica attuale è fatta di compromessi ed è l’arte del parlare per addomesticare il Popolo e così gli elettori, si sono ormai accorti dell’inganno e prestano fiducia solo a chi ha la facoltà di creare in loro ancora l’illusione della genuinità, dell’amor per la Giustizia, e del Fare per il Popolo. Il prodotto commerciale Grillo ha dunque colto nel segno e, pur non identificando noi in lui una politica Sana, dobbiamo comunque congratularci per l’efficacissima operazione di marketing e comunicazione. Vogliamo comunque aprire gli occhi a chi ancora non è stato ingoiato dal vortice Grillo: le caste cari nostri Velenisti non si abbattono poiché si auto-adattano ai tempi (vedi il socialismo che rappresentava una minaccia e poi è divenuto una sicurezza per gl’industriali) e le rivoluzioni sono sempre pilotate. Per quanto riguarda la Politica, abbiamo già decretato la sua morte in nostri precedenti articoli e per il futuro ci aspetta, con fervida certezza, un repentino cambio di registro: dalla brutta situazione creata dalla politica se ne esce solo svoltando drasticamente pagina. Gli esperimenti come Grillo dimostrano che cambiando approccio con gli elettori li si riesce ancora a convincere, ma sapranno i nostri geriantopolitici adattarsi al nuovo linguaggio? Per quanto sarà efficace? Solo un 20% di consensi produce il governo di una Nazione; Grillo é dunque una minaccia per il vecchio sistema che si è già autodistrutto, o solo un tentativo di rincollarlo in una nuova forma? Ricordatevi cari Velenisti che vi sono due politiche: quella del dire e quella del fare… a quale appartiene Grillo? Se in Italia sorge un partito del fare cosa ne sarà del V Day? Gl’Italiani sono stanchi delle parole ciò che vogliono sono i fatti e ciò a cui ambiscono è ad una ricostruzione del Paese (meno parlamentari e che siano incensurati, residenti da almeno 10 anni nel luogo in cui vengono eletti, che non possano ricoprire più incarichi, riforma delle leggi che garantisca pene certe a chi compie reati, una magistratura snella ed efficace, riforma del fisco mediante snellimento burocratico e parificazione della contribuzione copiando il sistema Americano, più controlli sugli sprechi, l’evasione e su chi entra nel nostro Paese, maggior tutela dell’ambiente, costruzione d’infrastrutture utili etc.) Se il buon Beppe riece a fare tutto questo … ben venga. Nonostante le nostre critiche i Politici attuali si dovrebbero interrogare sul perché di P.zza Maggiore gremita e iniziare un processo di cambio di registro voluto dal Popolo. Su questa folla oceanica farebbero bene ad interrogarsi anche i Politici delle altre Nazioni perché lo scollamento tra Stato e Popolo non è solo un fenomeno circoscritto all’Italia e qualcuno, prima o poi, dovrà decretare il fallimento del vecchio sistema mondiale. La Verità cari Velenisti, ha emesso il suo primo vaggito nel Mondo!









La Redazione del Veleno del Popolo (X)

mercoledì, luglio 18, 2007

STRAGI SULLE STRADE... E' SOLO COLPA NOSTRA?

Si fa un gran parlare dei tanti morti sulle strade Italiane e si dà la colpa solo agli automobilisti, ma a nostro avviso le responsabilità sono da attribuirsi a un buon 80% all’inadeguatezza della nostra rete stradale. Chiunque guidi da diverso tempo si è sicuramente accorto di transitare su strade, spacciate per statali, il più delle volte adatte solo alla circolazione di carri trainati da buoi. Che dire poi dei pericolosissimi svincoli mal segnalati che obbligano gli utenti a manovre azzardate, della cartellonistica che dovrebbe segnalare tratti pericolosi inesistente, delle buche (voragini,) dell’incuria del verde che limita la visuale (vere e proprie foreste,) dei cordoli, dei vari restringimenti di carreggiata, dei vigili che stanno in panciolle in ufficio invece di controllare e reprimere chi guida in modo incivile, e infine DEI MALEDETTI E PERICOLOSISSIMI VELOX! Si, nostri affezionati Velenisti, dei pericolosissimi Velox, perché esasperano i guidatori, costretti a un super lavoro fisico e mentale: una volta per fare 50 km ci voleva mezz’ora, oggi un’ora se va fatta bene e con strada libera perché gli automobilisti sono costretti a viaggiare sempre ai 50. In una Nazione civile i limiti di velocità sono attenti anche alle ragioni di sicurezza degli utenti, qui da noi solo alle ragioni del portafoglio, e così, 10 metri prima di un Velox, si passa da 90 a 50-60 Km orari (vedi tangenziale Bologna) obbligando chi guida a frenate brusche, intense e pericolose. Purtroppo se ci si sposta usando le statali si deve sempre frenare perché in un solo chilometro si vede cambiare il limite anche 4 volte. Tutto questo affatica notevolmente chi guida e così, stando attenti ai limiti e ai Velox, non ci si accorge più della strada e dei pericoli e si arriva a casa distrutti solo per aver percorso 50 km. Beh, i gestori delle autostrade esulteranno, ma gli utenti costretti dai Velox a transitarle no, perché sono inadeguate anche loro all’attuale traffico. L’autostrada di Bologna, nonostante l’enorme spreco di NOSTRI SOLDI per creare la puttanata della terza corsia dinamica (dopo 3 anni di disagi ai Bolognesi e ancora da finire,) è ridicola, e così assistiamo a ingorghi paurosi. Molti di noi, si saranno accorti anche che i limiti di velocitù (50 Km orari) sono spesso inadeguati in alcuni stradoni dove si potrebbe marciare a 90 km, ma di questo ai nostri governanti non gl’importa, l’importante e costringerci ad usare le autostrade o farci le multe (veri dazi comunali come nel Medioevo.) Che dire… è meglio dare solo la colpa agli automobilisti anziché impegnare risorse economiche per mettere in sicurezza le nostre strade vecchie di 60 anni, attraverso anche il più giusto impiego di vigili contro ai mezzi elettronici.

Voci di Popolo raccolte e commentate dalla:
Redazione del Veleno del Popolo (X)

mercoledì, luglio 11, 2007

SALA BORSA: CHE TRISTEZZA!!!

Sabato, dopo tanto tempo, abbiamo deciso di entrare in Sala Borsa per constatarne la qualità del servizio erogato e, appena varcata la soglia, siamo stati attanagliati dalla più rossa e cupa tristezza. Chi di noi non si ricorda l’ingresso brulicante di persone che vociavano allegramente tra loro… e chi non si ricorda poi della fatica ad accedere in certi momenti a causa dell’eccessiva calca sabbatica… e ancora dei monitor collegati ai vari canali satellitari sotto ai quali si accalcavano gli immigrati, etc ? Bene… scordatevi tutto questo… l’ingresso ora ha un aspetto spettrale simile a quello della Certosa di Bologna. Scavalcato poi il bancone per la restituzione del materiale bibliotecario (un tempo sempre pieno, ora deserto,) siamo entrati dove due anni fà v’era uno splendido polo di aggregazione cittadino e turistico che con le sue luci dei bar e ristoranti, dai quali uscivano profumi di vivande, tintinnii di tazzine e piatti che si fondevano ad allegre conversazioni, e, anche attraverso la sua ben fornita libreria, era altamente gradito dai numerosissimi frequentatori che lo reputavano un luogo al pari dei più rinomati poli sociali e culturali esteri. Bene… anche qui l’aria cimiteriale permea lo spazio del visitatore e culmina con il simulacro tombale (gazebotto semicircolare) di un prodotto culturale del regime di Sinistra, innalzato a terza icona da adorare dopo la stella rossa e il Chè: Charlie Chaplin. Certo, certo per molti è STATO un grande artista, MA 100 ANNI FA!!! POSSIBILE CHE NON VE NE SIANO STATI ALTRI? Parliamoci chiaro… che Chaplin sia un’icona di sinistra è strarisaputo e, sempre riparlandoci chiaro, AI PIU’ (sinistroidi inclusi) DI CHAPLIN NON GLENE FREGA PIU’ UN BEATO CAZZO! Di questo sorpassato, patetico, riluttante e triste omino non se ne puo’ più: che se lo guardino in casa i suoi pochi estimatori e soprattutto… PER QUALE RAGIONE LE BELLE ARTI HANNO DATO IL PERMESSO DI ROVINARE PIAZZA NETTUNO, PER COSI’ TANTO TEMPO, CON TUTTI QUEI PIETOSI E DEPRIMENTI CARTELLONI? Dopo aver messo il naso in biblioteca, dove abbiamo riscontrato un forte calo di affluenza, quindi un forte calo culturale cittadino, siamo usciti dalla disperazione. Che dire… nei regimi sovietici s’impediva di mettere i fiori al balcone perché tutto doveva essere cupo e triste per spingere le persone alla depressione rendendole più plasmabili; a nostro avviso, Sala Borsa rappresenta esattamente questo pensiero, tanto che i Bolognesi non ci vanno più nonostante il disgustoso omino con baffi. La CULTURA esiste quando è diffusa, se rimane chiusa tra quattro mura non è cultura; Guazzaloca era riuscito a far avvicinare alla Multi Cultura, offerta da Sala Borsa, moltissimi cittadini mentre questa Giunta Rossa li ha allontanati chiudendo i tanti esercizi, presenti all’interno del polo culturale, che offrivano un plus servizio, vero catalizzante aggregativo, offrendo come scarna alternativa ai Bolognesi una MONO CULTURA ROSSA rappresentata da Chaplin. Vi è poi un’ultima ragione che c’inquieta: Guazzaloca aveva contenuto le spese di Sala Borsa attraverso l’affitto ai gestori privati mentre l’attuale Giunta ha deciso di accollare a noi cittadini tutte le spese, aumentandole attraverso il finanziamento di eventi di scarsissimo interesse come Charlie Chaplin, imposto fino a Settembre a noi poveri sudditi. A nome dei tanti cittadini Bolognesi, noi Velenisti vogliamo esprimere un nostro sentito commento culturale: CHARLIE CHAPLIN CI HAI ROTTO LE PALLE!!! (La Cultura vera è anche contestare: se qualche ben acculturato se l’è presa vada a cagare anche lui con Charlotte le rouge!)


Voci di Popolo raccolte e commentate dalla:
Redazione del Veleno del Popolo (X)

giovedì, luglio 05, 2007

BOLOGNA COME LA ROMANIA

Non hanno ancora modificato la Legge sull'immigrazione, ma a Bologna gli effetti si vedono già ed é così che la differenza tra la periferia di qualche città della Romania e la nostra si assotiglia sempre di più. Entrate, entrate, entrate continuano a dire PD, Verdi e PRC e POI??? Quando il D.L varato da questo Governo si convertirà in Legge effettiva, assisteremo ad una e vera e propria emergenza umana e accampamenti sotto le fermate degli autobus (vedi foto odierna Zona Roveri) saranno all'ordine del giorno. Per quale ragione vogliono ostinarsi ad accogliere persone da tutto il Mondo per poi lasciarle in queste condizioni? Non sarebbe meglio, per tutti, risolvere i problemi nei luoghi da cui vengono questi disperati? Che senso ha portare altre persone misere in Italia quando non siamo in grado di occuparci di quelle esigue già presenti?
ITALIA... VERGOGNATI!!!
Falso buonismo e speculazioni saranno la rovina prossimissima della Terra che sgomenta da un'Umanità sottosopra non potrà che seguirla: la Terra é Madre, Sposa e Figlia dell'Uomo.

La Redazione del Veleno del Popolo (X)

martedì, luglio 03, 2007

LA LEGGE 80 20 DI PARETO E’ MAL INTERPRETATA

Chi di noi oggi non nota che tutto sta andando a rotoli, in particolar modo i servizi erogati dalle imprese. Cosa sta succedendo dunque? Semplice… i manager delle varie aziende stanno applicando la Legge 80 20 di Vilfredo Pareto prendendola per finita e modificabile mentre, a mio avviso, se produce disservizi, è mal capita o incompleta. Chiunque avrà notato che in qualsiasi campo che richiede l’intervento umano per generare un sevizio, o un prodotto, odiernamente ci troviamo innanzi a personale svogliato, troppo frettoloso, esausto e mal preparato e questo genera problemi a non finire a livello organizzativo, produttivo e risolutivo che si ripercuotono negativamente sui risultati economici. Ma perché chiamo in causa la Legge 80 20? Per Vilfredo Pareto l 80% dei risultati è dato dal 20% delle cause cioè l 80% del lavoro è svolto dal 20% dei lavoratori. Io affermo che se questa Legge viene presa alla lettera, ed effettuati tagli sconsiderati sull'80%, non può che produrre effetti nel lungo termine devastanti in qualsiasi campo. Pareto aveva ragione nello stilare questo rapporto tra effetti e cause analizzando i normali dati che qualsiasi atto produce, ma voglio ricordare che questa Legge è tale perché è NATURALMENTE così e quindi il forzarla provoca il restringimento del rapporto 80 20, che rimane sempre in costante 80 20, generando una NORMALE riduzione del prodotto 80, quindi un decremento di risultato sotto gli occhi di tutti oggi. Gli sconsiderati, o furbi, manager aziendali, applicando la Legge di Pareto senza capirne il funzionamento effettivo, o fingendo di non, creano danni alle proprie aziende perché la riduzione di personale sparametra la curva di Pareto, la quale è costretta a ridimensionarsi sempre utilizzando la medesima Legge 80 20. In pratica: il grande Vilfredo Pareto aveva trovato una NATURALE costante di Madre Natura, ma non aveva mai asserito di licenziate l 80% di personale perché è inutile ai fini produttivi. La legge di Pareto,và interpretata così com’è e, a mio modesto avviso, si può meglio affermare che l 80% del lavoro è svolto dal 20% dell’impegno complessivo MEDIO dei lavoratori tutti e non solo dei lavoratori, come vogliono stupidamente interpretare certi economisti e che, se si licenziano l'80% dei dipendenti, la legge Paretiana interverrà pericolosamente su ciò che resta e cioè non sulla forza lavoro, ma su il TEMPO LAVORO, con relativa perdita economica aziendale. Per farvi capire meglio la veridicità dell 80 20, ma il suo cattivo utilizzo da parte di chi non prende tale legge solo come un dato statistico, voglio riportare un altro esempio. Se io sono un economista stupido che usa l 80 20 come se fosse un comando biblico, licenziando il personale ritenuto in esubero, allora perché non butto alla rottamazione anche l 80% delle macchine adibite alla produzione? L’80 percento dei prodotti è realizzato dal 20 % dei macchinari; e ancora perché in una radiolina non tolgo l’80% dei componenti etc, etc, etc. CERTO, se licenzio i dipendenti le mie azioni in borsa schizzano su, se butto i macchinari poi come produco? E poi più disoccupazione c’è, meno costa la mano d’opera. Tralasciando poi la geo-economia, che implica un abbassamento di tenore in alcune zone, e un rialzo in altre, e tante altre belle strategie discutibili, ciò che comunque è sotto gli occhi di tutti, oggi, in Italia, è che tutto, a causa della riduzione del personale, é in sfacelo. Se si considerasse l’effettivo bisogno di manovalanza, se la si formasse rendendola responsabile e incentivata, e se si tenesse conto che l’ 80% di Pareto è da considersi della media complessiva dell’impegno di lavoro, e non del numero dei lavoratori (parassiti e fancazzisti a parte, politici inclusi,) allora l’intero Paese ne avrebbe un grande giovamento.
CONCLUSIONI: La Legge 80 20 di Vilfredo Pareto è analiticamente corretta, ma Pareto non ha mai spiegato, giustamente, come modificarla perché se è una costante tornerà sempre tale e quindi è pericoloso modificare i 2 parametri in stretto legame tra loro, come invece facciamo oggi scriteriatamente, in Italia, con il personale, producendo drammatici effetti economici . Se si riduce la forza lavoro di un 80% si perde inevitabilmente un 20 % di produttività, o di risultati, e se si continua stupidamente a ridurre risorse e personale si manda in fallimento una qualsiasi attività. Certo il concetto della riduzione dei lavoranti in passato ha funzionato, ma gli analisti farebbero bene a comprenderne le ragioni oggi non più presenti quali la sostituzione del lavoro uomo, con il lavoro macchina e computer. Odiernamente la sostituzione umana non è più fattibile: bisogna evitare gli esuberi e puntare tutto su di un personale ben motivato, preparato e responsabile che percepisca uno stipendio adeguato. La Legge 80 20 non è sbagliata, come inizialmente pensavo, ma è sbagliato il modo in cui la si vuole modificare non comprendendo, forse per comodo, che è stata, è, e sarà sempre una COSTANTE INVARIABILE.
Davide Domenichini

Analisi pubblicata sotto autorizzazione dell’autore dalla:
Redazione del Veleno del Popolo (X)

lunedì, luglio 02, 2007

COME FUNZIONA IL PIANO ANTIDEGRADO?

Incuriositi dal piano antidegrado Cofferatiano (PD PRC e VERDI,) appena messo in opera da pochi giorni per riscattare Piazza Verdi e dintorni, abbiamo deciso di farci un giretto nella zona Sabato sera. Infilati giù per via G.Petroni da via San Vitale abbiamo notato subito un forte calo di persone dovuto all’effetto fuggi fuggi per il fine settimana, ma sopraggiunti in prossimità di Piazza Verdi… siamo rimasti sbalorditi. Questo loco cittadino, un tempo stipato da punkabbestia, ora è murato di Polizia tanto che si fa quasi fatica a passare. Davanti ai nostri occhi si è presentata un’immagine surreale dove sono apparsi poliziotti a bivaccare, anziché punk, davanti ad un palco adibito a spettacoli il tutto nel semideserto di una Bologna in piena evacuazione prevacanziera. Rassicurati da tanta Polizia abbiamo deciso di risalire via Zamboni in direzione 2 Torri e qui sono iniziati i guai. A meno di 15 metri dalla Garisenda è scoppiata una furiosa lite tra ragazzi extra e Italiani e, nonostante gl’insulti, le minacce di morte, spintoni etc, durati per più di 10 minuti, non abbiamo visto un solo poliziotto. Terminata la gazzarra in modo spontaneo, e senza feriti, abbiamo proseguito la passeggiata e a porta Ravegnana abbiamo fotografato 2 autovetture parcheggiate che bloccavano l’accesso a via Zamboni, ma anche qui, nessun vigile. Scotendo il capo ci siamo detti: “ andiamo in Piazza a rilassarci un po: là che vuoi che succeda?” E così, quatti, quatti, ci siamo incamminati sotto i portici di via Rizzoli, lato Roxi Bar, e dopo aver trattenuto il fiato diverse volte per il forte lezzo di urina, siamo arrivati in Piazza Maggiore dove siamo rimasti interdetti alla vista di un marocchino che pisciava allegramente contro il portone del Comune. BEH, OIBO’, ORPOLINA: C’HA RAGIONE… sta città è proprio un CESSO: altro che piano antidegrado.
MORALE: prima avevamo 10 poliziotti che stavano agguardà, ora ce ne sono 50, ma non è cambiato nulla: stanno sempre agguardà e nun se muovono da Piazza Verdi.


Foto 1 Rissa 2 Parcheggio (purtroppo l'angolazione non rende bene) 3-4-5 marocchino che piscia contro quanto dovrebbe essere quasi sacro per un Bolognese. Cliccate sulle foto (X) ingrandirle.




















La Redazione del Veleno del Popolo (X)

venerdì, giugno 29, 2007

NUOVA LEGGE SULL’IMMIGRAZIONE: INTERVENGA L’ESERCITO!

Il nuovo D.L sull’immigrazione è stato varato e ora si attende che la rossa e pesante scure si abbatta sul Popolo Italiano tutto. Se questa legge sarà approvata anche al Senato, per noi Italiani si prospetta un futuro incerto e molto più scuro, in termini economici e sociali, dell’attuale. Chiunque, extracomunitario, potrà entrare nel nostro Paesucolo e ottenere un permesso di soggiorno senza problemi per tre anni, anziché l’attuale anno subordinato ad un domicilio e al lavoro. Come funziona? Beh, basta avere uno sponsor (raccomandazione mafiosa a pagamento) e così anche se sei Bin Laden puoi entrare in Italia e bighellonare, delinquenziale e fare ciò che vuoi sottraendo risorse sociali al Paese. Ma chi saranno gli sponsor? I Sindacati si sono già posizionati in pole position, aprendo succursali in tutti quei Paesi da cui provengono i maggior flussi immigratori e sono già pronti, da tempo, ad aprire le braccia ai nostri nuovi conpatrioti. Si... nuovi COMPATRIOTI, perché poco importa se non parlano neanche una parola d’ITALIANO, se disprezzano la nostra cultura, o se non hanno il benché minimo desiderio di appartenenza Nazionale (indispensabile in altri Paesi civili per acquisire certi diritti Nazionali,) l’importante è farli entrare per abbassare il costo del lavoro, risanare le casse dell'INPS, vendere o affittare loro case, farli spendere risanando l'economia, ma sopratutto farli VOTARE (con il nuovo D.L basta il permesso di soggiorno;) e cosa potranno mai votare dei poveri derelitti umani, affamati, ignoranti della politica Italiana, strappati alla miseria da certe organizzazioni legate ad alcuni movimenti politici che stanno distruggendo la nostra amata ex Patria, la cui parola Italia altamente DISPREZZANO? A voi, che ancora pensate, lasciamo trovare la risposta mentre noi torniamo al Disegno di Legge. Oltre ad entrare con uno sponsor per 3 anni, sempre il solito Bin Laden può entrare in Italia e soggiornarvi per 5 anni se é un artista… beh, basta prendere la Bandiera Italiana e qualche nostro simbolo Cristiano, VOMITARCI e CAGARCI sopra ed ecco che CHIUNQUE (terrorista incluso) ha il suo bravo permesso di soggiorno e acquisisce il diritto al voto, negato invece a chi, ITALIANO, per tragiche ragioni, fallisce con il proprio piccolo negozietto in ITALIA!!! OHHH, il D.L, non è certo finito qui... e dal momento che l’immigrazione nel nostro Paese serve anche a mettere in moto dei meccanismi altamente speculativi, attraverso tutte le varie associazioni che ci mangiano sopra, i VOSTRI bravi politici hanno pensato bene di dare premi in denaro a chi decide di rimpatriare e anche di pagargli il viaggio di rientro (dubitiamo che i soldi transitino nelle mani degli extracomunitari.) Provate, ora che vi abbiamo informati sul D.L contro gli Italiani, a pensare agli scenari che ci si presenteranno innanzi alle prossime elezioni: vi sarà UNA VERA E PROPRIA DEPORTAZIONE DI MASSA di extracomunitari che metteranno una croce sulle schede elettorali leggendo un foglietto precedentemente dato loro, e a prova di scimmia, dai loro sponsor balordi e, una volta che avranno partecipato alla truffa anticostituzionale elettorale, saranno rimpatriati, a nostre spese, rimpinguando le casse degli abili affaristi (COMMERCIANTI IN CARNE UMANA come ai tempi della tratta dei Negri.) Certo, certo, agli extra qualche specchietto e perlina di vetro glela daranno, ma a farne le spese sarà la nostra povera, mal messa Italia e chi ancora s'identifica in una bandiera ormai logora dai troppi calpestii di FARABUTTI.
NOI RESTANTE POPOLO ITALIANO siamo sgomenti, e GRIDIAMO A GRAN VOCE CHE BISOGNEREBBE ARRESTARE PER ALTO TRADIMENTO NAZIONALE CHIUNQUE HA EMANATO UNA TALE NEFANDEZZA NEI CONFRONTI DELLA NAZIONE E DEL SUO POPOLO. Sarebbe ora che L’Esercito intervenisse perché è in pericolo la DEMOCRAZIA, l’IDENTITA’ E LA SICUREZZA NAZIONALE.

Voci di Popolo raccolte e commentate dalla:
Redazione del Veleno del Popolo (X)

BOLOGNA CAPITALE DEL SOCIALE?

A giudicare da quello che i nostri occhi vedono, ad ogni ora, nelle vie e nelle piazze cittadine, diciamo proprio di no. La verità è che per il sociale si spende veramente tanto, ma purtroppo senza mirare le risorse. Se si spendono tanti soldi (NOSTRI) per aiutare chi avrebbe bisogno in una scala di valori, per ultimo, si rischia di non aver più risorse per chi ha veramente bisogno. Con questa affermazione ci riferiamo agli apolidi di Villa Salus che, grazie al vergognoso intervento dei PRC cittadini, appoggiati dai PD e Verdi, sono riusciti a sottrarre risorse alle varie ragazze madri straniere, e non, alle quali viene detto dagli assistenti sociali di arrangiarsi, e ai tanti italiani, e non, che vertono in condizioni realmente miserevoli da anni e che non vengono aiutati perché non ci sono fondi (famiglie meno abbienti con anziani o parenti invalidi a carico incluse.) Se invece di stanzializzare degli zingari, che hanno deciso per scelta di vivere in modo nomade e apolide, o di aiutare dei romeni al limite della legalità immigrativa, si pensasse prima, come in tutte le NORMALI famiglie ai nostri bisognosi, allora sarebbe giusto insignirsi del titolo di CAPITALE SOCIALE. Oggi siamo la capitale dei mal affari e degli sporchi interessi politici.

Foto in alto scattata una settimana fa alle ore 21 in pieno Centro (via Rizzoli)

VOCI STRAINCAZZATE DI POPOLO (X)

mercoledì, giugno 27, 2007

PGTU: GLI ECODITTATORI CE L’HANNO FATTA!

Dopo tanto aspettare, il gerarca Zamboni è finalmente riuscito a far approvare la SUA legge dittatoriale sul Piano Generale Traffico Urbano. In tanti mesi, numerosi Comitati cittadini hanno cercato di aprire dei confronti, atti a garantire una mobilità veicolare cittadina più consona ad una città medioevale come Bologna, ma né le numerose firme, né i civili raffronti sono stati considerati dall’assessore. Come cittadini, rimaniamo poi allibiti quando una nostra conoscente, Ilaria Di Cocco, facente parte di un Comitato cittadino, ci ha riferito che durante una riunione Zamboni ha dichiarato che la chiusura dell’intera Zona Universitaria, viene effettuata NON PER CONTRASTARE L’INQUINAMENTO, ma semplicemente perché le auto sono brutte da vedersi e pericolose. Beh, anche gli autobus sono brutti, altamente asfissianti e pericolosi per noi ciclisti… allora togliamo anche quelli e TORNIAMO AL MEDIOEVO! D’altronde cosa si può aspettare da una persona che scrive nel SUO PGTU che per ridurre gl’incidenti bisogna eliminare le AUTO! Si, AVETE CAPITO BENE… è un po’ come dire: se mi fa male la mano me la taglio. Al Popolo Bolognese, una volta appreso il Mein Kampf Zamboniano, chiamato PGTU, viene spontaneo domandarsi il perché di tale crudeltà ed efferatezza nei confronti dei Bolognesi e di Bologna. Perché pedonalizzare 80 ettari di suolo ora carrabile. Perché costringere i poveri operai a cambiare scooter, perché il vecchio non è più reputato idoneo? Perché desertificare vaste aree centrali, mandando in crisi il commercio della piccola distribuzione? Perché buttare i nostri soldi in mezzi inefficienti come il People Mover e Metrotranvia non prendendo in considerazione l’alternativa di un unico Metrò, interamente finanziato da un gruppo Spagnolo Ferrovial, etc. Voci di Popolo sussurrano, o gridano, ALLA SPECULAZIONE e non all’ecologia o alla sicurezza: le rotonde non sono affatto sicure per i ciclisti, come invece ci vuol far credere Zamboni, ma sono però appetitose per le varie cooperative che le costruiscono. I vari cordoli, vecchio stile anni 70 rimmossi in tutte le città civili, non servono ai pedoni (creano anzi bariere architettoniche per i disabili,) ma fanno guadagnare chi li costruisce e strozzano la circolazione stradale, inducendo gli automobilisti ad inquinare maggiormente. Che dire poi della pedonalizzazioni della Zona Universitaria. Voci di Popolo sussurrano che sia l’ultimo atto di un piano altamente speculativo e ben studiato da anni: prima ti degrado una zona e, se non basta, te la desertifico, peggiorando la sicurezza e facendo chiudere i negozianti così i residenti, per la disperazione, acquistano un’abitazione in periferia precedentemente costruita da certe Cooperative. Una volta venduti tutti gl’immobili periferici, si risistema il Centro e si rivendono gl’immobili, precedentemente acquistati a un 30-40% in meno del loro prezzo, e così il gioco è fatto! Noi non sappiamo se quanto asserisce il Popolo ha un fondamento, ma è certo che il PGTU, senza una spiegazione speculativa, sembra redatto da un folle con istinti Neroniani. Non appena i Verdi si degneranno di rendere pubblico il loro Mein Kampf, ci riserveremo di commentarlo nei dettagli, per ora prendiamo atto di quanto hanno precedentemente stampato e divulgato e, dal momento che non hanno voluto ascoltare i tanti cittadini contrari, è ora di passare dalle parole ai fatti attraverso delle azioni di lotta sociale. Dal momento che l’unica concretezza che considerano è il dio denaro, cominciamo a boicottare ogni loro attività commerciale e, da buoni consumatori, SCIOPERIAMO, non acquistando neanche uno spillo nelle loro Cooperative!!! Volete acquistare frutta, verdura e carne pagandola la metà e di miglior qualità? Recatevi al Mercato delle Erbe in via Ugo Bassi. Per tutti gli altri prodotti INFORMATEVI e boicottateli fin quando non capiranno che ESISTONO ANCHE I CITTADINI! Noi POPOLO, come consumatori, nel nostro piccolo, possiamo solo ridurre le loro entrate economiche, ma E’ ORA CHE LA POLITICA DI CENTRO DESTRA INIZI A RAPPRESENTARE I PROPRI ELETTORI; CHE LE ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA FACCIANO SENTIRE LA LORO VOCE e, tutti assieme, comincino a fare qualcosa contro tali soprusi ed ECOIDIOZIE SPECULATIVE.

Vi vogliamo lasciare con una massima popolare: Ciò che é sostenibile dai Verdi non é sostenibile dall'INTELLIGENZA!


Voci raccolte dal Popolo, scritte e commentate dalla
Redazione del Veleno del Popolo (X)

martedì, giugno 26, 2007

GOCCE DI VELENO

ESSERE GAY O LESBO CHE SIGNIFICA?
Quando assistiamo attoniti alla discesa in piazza di GAY E LESBICHE, che gridano contro i fantasmi dei FASCISTI morti e sepolti 60 anni fa, o che additano chiunque non la pensa come loro (dittatura) con una parola senza senso e stupidissima come “omofobo” (creata a doc da loro,) o ancora quando inneggiano all’inquisizione ogni qual volta loro offendono le religioni con rassegne anticlericali e blasfeme, ci chiediamo che significato hanno, odiernamente, a Bologna, queste due parole. Una volta si pensava che essere gay o lesbo era una condizione che rivestiva prettamente una condizione sessuale, ma oggi non è più così: i furbi Comunisti si sono appropriati anche della sessualità delle persone e la strumentalizzano per i propri sporchi interessi politici sbattendo nel fango la reputazione della maggioranza di chi è veramente gay o lesbo e che intelligentemente reputa l’omossessualità un fatto meramente personale distaccato dalla politica. GAY E LESBO… VI STANNO SOLO USANDO e vi hanno infamato davanti agli occhi della comunità etero.

GIORNALI SPAZZATURA DI REGIME

Giornali gratuiti cittadini usateli solo per pulire i vetri, incartare roba, raccogliere la pupù del vostro cane, o spazzarvici il ..…, ma non leggeteli perché sono informazione distorta e a senso unico. Tali giornalucoli omettono appositamente un’infinità di notizie importanti per la formazione e la coscienza sociale- democratica del Popolo, attraendolo con prodotti gratis di scarsissima qualità impedendo così l’acquisto ai lettori di testate giornalistiche più serie che fanno realmente informazione. POPOLO SVEGLIATI… L'INFORMAZIONE E’ IN PERICOLO!!!

MANCANO I SOLDI PER I VESPASIANI?

Sabato 9 Giugno, Valerio Monteventi si è preso l’impegno pubblicamente davanti ai numerosi Comitati cittadini di montare delle toilette pubbliche non a pagamento nei punti critici di Bologna sempre che si trovino però le risorse economiche. BEH, SE INJVECE DI MONTARE STUPIDI, INUTILI E COSTOSISSIMI PANNELI LUMINOSI in tutta Bologna i Verdi e PRC Monteventiano avessero dato la priorità a bisogni più urgenti oggi non saremmo ridotti a Bologna=bofogna: sono passati quasi 3 anni da quando un nostro collaboratore inviò un cd con le risoluzioni al degrado al Sindaco Cofferati e tra le risoluzioni c’era anche il montare i WC pubblici. CARI CITTADINI, CI STANNO PRENDENDO PER I FONDELLI SUL TEMA DEGRADO: sono 3 anni che sanno perfettamente che esiste e come debellarlo, ma per interessi continuano a prenderci per il (,)

ALLE ELEZIONI SUBITO: LA DEMOCRAZIA E’ IN PERICOLO!
Tra sali e scendi dal Colle del Centro-Destra per chiedere elezioni anticipate, c’è da farsi venire il mal di mare, ma come dare torto a Berlusconi: giorno dopo giorno, un Governo che si è insediato con un golpe un anno fa, sta smantellando e occupando tutti gli organi di difesa Democratica nel nostro ex Paese: Organi d’Informazione pubblica, Guardia di Finanza e oggi anche la Polizia. OGGI, (come domani e ieri,) la priorità immediata (X) il Paese è di fermare tutto, mettere le mani sulla Legge Elettorale, per renderla più funzionale, e andare subito alle urne senza neanche aspettare un solo giorno perché il Popolo non si sente veramente rappresentato da chi ha dichiarato: “ABBIAMO VINTO” ancor prima che si concludessero i conteggi elettorali e da chi ha instaurato nel Paese uno Stato di Polizia.

PRC E VERDI FUORI DALLA MAGGIORANZA?
MAGARI… sarebbe un punto a favore per il Coffe. Noi Bolognesi non capiamo perché una minoranza politica ci deve governare e, in 20 anni di “pseudo dittatura,” PRC E VERDI hanno rovinato la città con le loro politiche sbagliate sul sociale e l’ecologia, impedendo a Bologna un sano sviluppo economico e civico.
VOCI DI POPOLO (X)

lunedì, giugno 18, 2007

PREGI E DIFETTI DEL SINDACO COFFERATI

A quasi 3 anni dall’insediamento a Palazzo Comunale di Sergio Cofferati, e della sua Giunta, i cittadini sussurrano, mormorano timorosi o GRIDANO a gran voce nelle strade, nelle piazze, nei negozi e nelle case cittadine le proprie considerazioni sull’operato del Sindaco forestiero e noi Velenisti abbiamo captato come antenne gli scontenti e gli apprezzamenti popolari e ve li vogliamo sottoporre.
Dai tanti commenti dei Bolognesi sul Sindaco, è emersa un’anomalia: Cofferati è stato fortemente sostenuto ed eletto dai cittadini di Sinistra che ora lo disprezzano, mentre è stato aspramente criticato dai Bolognesi di destra che per alcuni versi lo hanno rivalutato. Ma da dove nasce questo singolare cambio d’opinione? Per tutti coloro che lo hanno sostenuto (specialmente PRC e VERDI collegati ai mal costumi sociali e ai mal affari dei CS,) il Sindaco è diventato uno sceriffo nemico che vuole ristabilire l’ordine cittadino a tutti i costi anche chiudendo i Centri Sociali giovanili che non rispettano la Legge; dall’altra sponda, i tanti destrini Guazzalochiani delusi dalla sua ex politica troppo pappamolle, permissiva ed elargitiva, pur di mantenere il buon vicinato, vedono nel Coffe il Sindaco parzialmente desiderato. ATTENZIONE… abbiamo scritto “parzialmente desiderato” perché, se per un verso l’ex sindacalista affascina la Destra per i suoi modi, più da vecchio Socialista che da becero Comunista, da un altro lato delude attraverso la sua inadeguata Giuntucola composta da NAZIECOLOGISTI che dopo 20 anni perseverano ancora stupidamente nei propri eco-errori, portando al collasso economico ed ecologico la nostra amata città. Altra grave mancanza popolare (dx e sx) Cofferatiana é la sua scarsissima partecipazione ad eventi cittadini e il non saper dosare il pugno di ferro (vedi leggi antialcool atte solo ad arrecare danni economici ai gestori dei locali.) Di Cofferati si può apprezzare solo il cambio di registro nei confronti di certe mentalità sbagliate che hanno portato Bologna nel pantano del degrado sociale ed economico: se si chiudono i luoghi di aggregazione di certe culture queste, con il tempo, mutano o scompaiono. Per troppi anni abbiamo lanciato messaggi Lucignoliani a tutti i nullafacenti d’Italia pur di porre rimedio al calo demografico e quindi ad un calo di presenze universitarie cittadine, ma questa mentalità ha prodotto effetti socio-economico-culturali devastanti per la nostra amata Bologna. Un cambio di registro era dunque necessario e, almeno in questo, a Cofferati bisogna darne merito, ma una volta ripulita la città è necessario ristabilire un giusto e sano equilibrio per non passare da un estremo (troppo permessivista) all’altro. Se per ora si vuole tirare una valutazione sul mandato del Sindaco, e fare prognostici per il 2009, beh... se Cofferati non metterà in riga la sua Giunta, dando meno potere a Verdi e PRC, consegnerà la vittoria elettorale alla Destra alle prossime amministrative del 2009 (d’altronde si sa… con il bipolarismo è: un anno pappo io, un anno pappi tu.)

Voci raccolte dal Popolo, scritte e commentate dalla:
Redazione del Veleno del Popolo (X)

domenica, giugno 10, 2007

COMMISSIONE COMUNALE ANTIDEGRADO: LA FARSA!!!

Sabato 9 Giugno sera abbiamo assistito alla grande parata circense dei consiglieri comunali che si sono fatti una passeggiatina nella Zona Universitaria ipocritamente riassettata per l’occasione e poi si sono riuniti con i Comitati cittadini a Vicolo Bolognetti. Beh, noi siamo stati presenti solo in parte: il portavoce di un nostro Comitato non è stato avvisato da chi di dovere, ma si è trovato comunque a partecipare casualmente alla riunione di Vicolo Bolognetti. Ci dispiace profondamente, a nome di tutta la cittadinanza, di non essere intervenuti al dibattito, se non con qualche doveroso insulto costruttivo quando il portavoce del PRC ha dichiarato che la pedonalizzazione della Z.U non è da recriminare perché riqualificherà quel territorio. Beh, oltre ai tanti fischi dei presenti, il nostro portavoce è riuscito a gridare un doveroso e giusto: STATE UCCIDENDO LA ZONA E IL COMMERCIO! Un’altra invettiva l’ha sollevata contro il portavoce dei Giovani Universitari di Sinistra quando ha dichiarato che una volta pedonalizzata l’area si può combattere il degrado con i mercatini. Pensate all’idiozia esternata da questo studente di Sinistra: per lui la soluzione al degrado consiste nel coprire 80 ETTARI di pedonalizzazioni con mercatini! Tralasciando cosa vendono e dove trovano tanti ambulanti, come fanno a stare aperti tutti i giorni e 24 ore al giorno? Chi ci garantisce poi che sottobanco non vendano droga? La serata è poi proseguita con l’intervento dei vari consiglieri e cittadini iscritti nella lista dei relatori, ma il prodotto della serata è stato solo un pietoso teatrino messo in piedi per far star buona la gente ormai esasperata. Ore e ore di sfoghi dei cittadini che hanno dipinto con le loro testimonianze un quadro ben noto a tutti, compresi alcuni consiglieri che sembravano cadere dalle nuvole. Ma per cortesia… NON CI PRENDETE PER I FONDELLI!!! Per i cittadini che non si lasciano abbindolare, il degrado è un fatto ben noto a chi ci amministra (opposizione compresa) e inizia a serpeggiare anche il veleno che la città sia stata premeditatamente e volutamente degradata per mettere in atto azioni altamente speculative immobiliari e non (la politica come il commercio, programma le sue azioni anni prima e difficilmente qualcosa esce dal non programmato.) Quello che poi è emerso dalla riunione di sabato sembra darne conferma: i comitati hanno parlato, riparlato e ancora parlato, sempre di fatti ormai sotto gli occhi di tutti, ma non abbiamo notato un pragmatico interventismo atta a risolvere la situazione. Si, è stato garantito che metteranno qualche bagno, sempre che ci siano i fondi necessari, (d’altronde per questa Giunta è prioritario montare inutili tabelloni informativi sul traffico, piuttosto che bagni pubblici,) ma di veramente concreto abbiamo sentito poco, solo sfoghi dei cittadini giustamente esasperati. Viene poi spontaneo chiedersi perché chi ci amministra non ha notato da solo i problemi cittadini e non vi ha posto rimedio (cosa li abbiamo eletti e li paghiamo a fare?) Sempre pei i nostri rappresentanti, sembra che il degrado sia nato oggi e che in 60 anni di amministrazioni bolognesi non sia mai esistito, ma non è così: Bologna ha attraversato momenti ben peggiori solo che un tempo s’interveniva per arginare certi fenomeni oggi no, e non crediamo che gli attuali politici siano più stupidi dei precedenti. Il DEGRADO non è un MOSTRO difficile d’abbattere come ci vogliono fare credere, ma é solo un’insieme di stupidissime e banali mentalità non corrette e diffuse per comodo, sommate a disservizi comunali. A tal proposito, molti ancora ben pensanti cittadini si sono chiesti perché tale commissione antidegrado comunale è presieduta da Valerio Monteventi, sostenitore delle mentalità che hanno portato la nostra città nel DEGRADO (CS mal gestiti edificatori di mentalità sbagliate e occupazioni varie) e non da chi ha avuto maggior voti a Bologna, cioé De Maria dei DS?
Alla riunione FARSA di Sabato, con tanto di giretto in 2 strade precedentemente ripulite e messe in sicurezza per l’occasione, gradiamo di gran lunga l’atteggiamento costruttivo di AN e UDC che preferiscono instaurare, nell’interesse cittadino, una collaborazione temporanea con l’Amministrazione atta a dare risposte concrete alla cittadinanza, e non inutili parole.

(sopra nella foto una mentalità sbagliata da correggere che porta al degrado: i muri non sono lavagne)

La Redazione del Veleno del Popolo (X)

giovedì, maggio 17, 2007

VELENISTI INTRAPPOLATI IN BOFOGNA CITY

ED ECCO CHE, COME VI AVEVAMO ANTICIPATO, VOGLIAMO OGGI MOSTRARVI COME SONO RIMASTI INTRAPPOLATI DENTRO BOFOGNA I NOSTRI VELENISTI:

Era la fine di Aprile, quando, i nostri velenisti ricevettero un'invito ad una mostra di fumetti dove esponeva i suoi inchiostrati capolavori una loro amica (conosciuta qualche mese prima su myspace) Agata. (X) (il capo) era stracontento di assistere ad una mostra culturale dopo anni di mancanza a causa della bofognizzazione di Bologna. Così (X) convince M e S (i suoi inseparabili Velenisti) e, circumnavigando Bofogna, per paura di diventarne parte, e ignari, si recano a Baricella. Lì, una volta entrati all'esposizione, si accorgono che é solo una scenografia cinematografica e ...















BEH, ORA VI CHIEDERETE COM'E' SOPRAVISSUTO A TALE SCEMPIO (X)? VABBUONO, VABBUO', NON VI FACCIAMO ASPETTARE LA PRO(X)IMA SETTIMANA:


Gli eroici Velenisti M e S, visto il loro capo bofognizzato molto male, lo trascinarono di forza in uno stabile sgarrupato (divenuto poi la sede della Redazione) e li, grazie a sapienti cognizioni elettromeccaniche e ad accorgimenti altamente psicologici (Olio di Ricino, ceci secchi, poster di Mortadella e musica ad alto volume di Albano,) hanno allestito la sala redimi velenisti e li, (X) si é ripreso a tal punto che, notte e giorno, studia come uscire VIVO, E SOCIALMENTE INTEGRO, dall'odiata Bofogna con i suoi valorosissimi Velenisti che lo hanno salvato; (beh... oibò, gli ci sono volute 2 settimane per potersi sedere, ma i metodi hanno avuto il loro giusto effetto ;-). Alla pro(X)ima avventura e... non perdetela.












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REDAZIONE DEL VELENO DEL POPOLO (X)