sabato, ottobre 14, 2006

DEGRADO ZONA UNIVERSITARIA

Da un po' di tempo si fa un gran parlare del degrado di Bologna e, in particolar modo, del degrado notturno della sua zona universitaria. Noi cittadini assistiamo quotidianamente a scontri tra Amministrazione Comunale, associazioni di categorie e comitati dei residenti quando, in verità, le considerazioni su tale problema non sono poi così tante. Le lamentele dei residenti riguardano: il rumore notturno, la sporcizia dovuta a rifiuti alimentari, l'imbrattaggio di muri con foglietti o scritte a bomboletta spray, il mal nauseante odore da urina e defecazioni animali e umane, barboni che dormono sotto i portici, furti, spaccio di droga e relative persone drogate o ubriache che molestano i passanti. L'amministrazione Comunale, come unica risoluzione possibile al degrado, ha pensato solo a far chiudere prima gli esercizi commerciali, reputandoli, senza voler prendere realmente in considerazione il problema, gli unici istigatori di tutti i mali della zona. Tale chiusura anticipata riguarda anche i gestori della somministrazione (pub, ristoranti etc.) i quali se non sono in grado, a loro spese, di mantenere la pulizia e l'ordine pubblico all'esterno della loro attività sono costretti ad abbassare le serrande a l'una (orario di maggior afflusso.) Tale provvedimento comunale sgomenta profondamente poiché si é voluto spostare il problema del degrado da chi dovrebbe realmente contrastarlo, il Comune, agli esercenti, i quali non dovrebbero avere nessuna responsabilità su cosa fa la gente una volta uscita dal proprio locale. Per quanto riguarda poi l'ordine e la pulizia all'esterno dei propri esercizi, i commercianti pagano già fior fiore di soldi attraverso quelle che si chiamano TASSE e TASSE COMUNALI! Risulta quindi assurdo che, oltre a svolgere il proprio lavoro, gli esercenti si vedano costretti a fare gli sceriffi per conto di una Amministrazione Comunale incapace di garantire l'ordine in una così piccola città come Bologna. Rimane dunque da trovare una reale soluzione al problema degrado che coinvolge anche aree urbane in cui non sono presenti esercizi pubblici notturni (vedi Porta Galliera-Stazione) e, per farlo, é solo necessario scoprirne le cause e dare una valida alternativa ad un comportamento che lede la civile convivenza, attraverso mezzi e strumenti attualmente mancanti. Proviamo dunque ad analizzare il fenomeno degrado e a dare alcune risoluzioni:

Analisi del fenomeno:
L'Amministrazione Comunale di sinistra, che si é sempre mostrata così attenta ai bisogni sociali dei bisognosi (extracomunitari clandestini, drogati, gay, disadattati etc,) non si é accorta che la maggioranza del degrado visivo-sonoro-olfattivo, che non comprende quello delinquenziale, é dovuto da persone con basse disponibilità economiche che hanno trovato il loro habitat notturno favorevole nella Zona Universitaria: parlare in strada non costa nulla e se si hanno due soldini in tasca si acquista da bere in un negozio che costa un terzo rispetto ad un pub. Tempi addietro a Bologna esistevano circoli e centri sociali, finanziati in parte o totalmente con soldi comunali, che offrivano spazi di aggregazione ricreativa ad ingresso gratuito, dove si poteva bere spendendo poco, ed erano frequentati dalle molte persone che oggi si riversano in strada assieme ad una parte della popolazione che si é impoverita e che non frequenta più le costose discoteche (tendenza degli anni 90.) In verità, tali circoli no profit, e centri di aggregazione sociale, esistono e sono ancora oggi finanziati ma, molti di loro, fanno pagare salati biglietti d'ingresso oltre a volere i soldi per tessere che, pur essendo della stessa associazione, non vanno mai bene per accedere ad un altro circolo, o si deve sottoscrivere una tessera aggiuntiva e poi, le bevande costano come al pub o anche di più. Nei prossimi anni a venire, grazie anche alla Finanziaria 2007, aumenterà sempre di più il fenomeno da noi definito "streettismo" o "road standing"e l'Amministrazione comunale ne dovrà tener conto ripristinando i centri gratuiti di aggregazione, se non vorrà veder aumentare sempre di più le persone in strada con il relativo disturbo ai residenti e l'aumento delle spese comunali per la pulizia.
Nelle foto sopra, esempi di streettismo o road standing, rifiuti alimentari e senza tetto .

Possibili risoluzioni ai singoli problemi d'inciviltà:

Il rumore notturno causato da schiamazzi, rottura di bottiglie, musica ad alto volume, sgommate etc, etc può solo essere contrastato attraverso la repressione con multe o arresti da parte delle Forze dell'ordine: il civismo va insegnato anche attraverso deterrenti pur di contrastare comportamenti che ledono la civica e pacifica convivenza.
La sporcizia dovuta a rifiuti di generi alimentari beh... se non si vuole imparare civilmente a buttare i rifiuti negli appositi contenitori bisogna ricorrere a multe ed é necessario tornare a distinguere la somministrazione dalla normale vendita. Chi é nel commercio sa che per poter gestire un esercizio di somministrazione é necessario un diploma mentre per la vendita no. La somministrazione dovrebbe essere l'unica a poter erogare bevande calde o fredde mentre i negozi dovrebbero vendere solo bevande da scaffale, se proprio non li si vuole far chiudere prima, com'era una volta. La causa dello sporco non sono i prodotti dei somministratori ma dei negozianti: avete mai visti piatti, forchette, tovaglioli di stoffa o boccali in strada?
Urina e defecazioni umane e canine possono essere solo contrastate attraverso l'installazione di toilette esterne, aree canine e multe nel caso non si rispetti l'utilizzo delle aree fisiologiche-espletative.
I barboni che dormono e bivaccano sotto i portici sono un fenomeno crescente ed é scandalosa l'indifferenza di una Amministrazione Comunale che ha speso dei milioni di euro per sistemare i romeni (molti zingari, che avevano occupato abusivamente gli stabili delle ferrovie in via Casarini) e si dimentica invece dei propri poveri. E' mai possibile che non si riesca a trovare un posto in ogni quartiere dove far dormire queste poche sparute unità di nostre persone bisognose?
Furti, spaccio di droga, rapine, molestie, etc, possono solo essere contrastate dalla Polizia, anche se ultimamente sta aumentando, pericolosamente, la voglia di farsi giustizia da soli a causa dell'inefficenza delle forze repressive e ai vari indulti e sconti di pena che rimettono in libertà i delinquenti dopo pochissimo tempo dalla cattura.
Imbrattaggi da foglietti basta creare delle bacheche, anche elettroniche (creazione di postazioni multimediali composte da grande schermo lcd, tastiera e pc dove poter immettere i propri annunci visibili in tutte le postazioni e da casa tramite internet) e multe ai trasgressori.
Imbrattaggio dei muri da scritte a bomboletta si può contrastare solo attraverso la repressione arresti e multe: tutta Bologna ormai é reputata, da una minoranza, un grande foglio su cui poter scrivere senza tenere conto degli ingenti danni economici che si provocano ai proprietari degli immobili. Certe scritte sono poi purtroppo solo esibizionismo immotivato di qualche figlio di papà che deve fare il trasgressivo, mentre solo poche sono espressioni artistiche che cercano uno sfogo al quale bisogna provvedere con appositi pannelli semovibili, mostre e concorsi annuali.


Conclusioni
Capito il fenomeno da cui nasce lo streettismo o road standing risulta poi, dall'elenco delle risoluzioni possibili, che in stragrande maggioranza il problema del degrado é dovuto a comportamenti incivili che non vengono corretti, attraverso normali richiami e sanzioni, dall'Amministrazione Comunale quindi che colpa hanno i negozianti? L'unica colpa degli esercenti é quella di pagare le tasse a chi non é in grado di offrire loro ordine e pulizia e se non fosse per i tanti ritrovi aperti la notte questa città sarebbe solo un ricettacolo di delinquenti.

Voci raccolte dal Popolo e commentate dalla:
Redazione del Veleno del Popolo (X)

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